L’ITS Umbria forma i giovani per la sostenibilità e l’economia circolare

L’ITS Umbria Smart Academy, con il quale ci onoriamo di collaborare (Gli studenti dell’ITS Umbria campioni di economia circolare (e noi felici di contribuire a formarli!) – MDP (mdpsrl.it)), informa che martedì 20 luglio alle ore 11.00, presso il Monastero Olivetano sull’isola Polvese del Lago Trasimeno, si terrà l’evento:

“Formare il futuro. Un percorso per i giovani verso la sostenibilità e l’economia circolare”

FORMARE IL FUTURO _ Isola Polvese_20 luglio 2021 | ITS Umbria

Il tema della giornata di confronto in programma che sarà dedicata al ruolo e alla proposta degli Istituti Tecnici Superiori, recentemente indicati anche dal Presidente del Consiglio Mario Draghi come pilastri educativi.

La giornata è organizzata da Arpa Umbria e ITS Umbria Smart Academy, la cui sinergia ha portato negli ultimi anni alla realizzazione a Terni del corso per “Tecnico superiore per la ricerca e lo sviluppo di prodotti e processi a base biotecnologica”.

Per chi non potesse essere presente è prevista l diretta Streaming sui canali Facebook e Youtube di Arpa Umbria:

Arpa Umbria | Facebook

(1137) Arpa Umbria – YouTube

Gli studenti dell’ITS Umbria campioni di economia circolare (e noi felici di contribuire a formarli!)

Noi della MDP Srl siamo davvero felici per la vittoria nel Challenge Umbria Reload (Challenge Reload Umbria: deadline 18 maggio – Sviluppumbria) da parte del progetti di cinque studenti del percorso di ITS UMBRIA in “Circular Economy”, primo classificato per il settore Agroalimentare.

L’idea è quella di mettere a punto un metodo di bonifica dei terreni agricoli, alternativo e più sostenibile rispetto allo stato dell’arte. Ciò si ottiene valorizzando gli scarti della produzione casearia per la mitigazione della contaminazione degli acquiferi, in particolare usando il processo ERD. Vale a dire, in sintesi: utilizzo della scotta del siero di latte, introducendolo nella falda acquifera, sollecitando la crescita di alcuni ceppi di batteri autoctoni in grado di degradare i composti organoclorurati.

ITS Umbria Smart Academy: gli studenti del percorso in Circular Economy vincitori della Change Reload | La Notizia Quotidiana

I principali vantaggi di questo progetto sono:

  • Tecnica innovative specifica, verificata dalla pubblica amministrazione.
  • Costi contenuti in virtù dell’ampia reperibilità della materia prima utilizzata.
  • Sostenibilità ed economia circolare in quanto il processo è totalmente biologico e biodegradabile, con benefici diretti: bonifica di falde acquifere; chiusura del ciclo di produzione casearia utilizzando lo scarto che diventa riutilizzabile.
  • Tecnologia non proprietaria e processo che non prevede brevettazione.

Grande la nostra soddisfazione anche per il fatto che due nostri soci fanno stabilmente parte del corpo docente dei formatori dell’ITS Umbria, condividendo innanzi tutto, fin dalla creazione del percorso
Tecnico superiore per la ricerca e lo sviluppo di prodotti e processi a base biotecnologica – con specializzazione in materiali e processi industriali per la sostenibilità ambientale | ITS Umbria, la filosofia e la visione che ha portato alla creazione nella nostra regione di una vera e propria CIRCULAR ECONOMY ACADEMY.

Il ruolo della MDP nel progetto Chiudiamo il Cerchio e per la Ricicleria Diffusa di Narni

Si sta per concludere il il Progetto “Chiudiamo il Cerchio” promosso dalla Adic Umbria insieme a Federconsumatori dell’Umbria:

Giunto quasi al termine il Progetto Chiudiamo il Cerchio di Adic Umbria e Federconsumatori dell’Umbria A.Di.C. Umbria Economia circolare

Il giorno venerdì 14 maggio alle ore 17,30 è in programma l’ultimo incontro online per parlare di buone pratiche territoriali di economia circolare.

Per la partecipare all’incontro ci si può collegare al link Zoom. https://us02web.zoom.us/j/84223561864
oppure seguire la diretta streaming sulla pagina Facebook: Chiudiamo il Cerchio | Facebook

Il panel dei relatori dell’incontro prevede il saluto del Sindaco di Narni, Francesco de Rebotti insieme al suo Assessore all’Ambiente Alfonso Morelli, l’esperto Agronomo e Consulente Ambientale Federico Valentini, e il nostro socio della MDP Antonio Iannoni, responsabile delle attività di R&S aziendali , che interverrà anche in qualità di Ricercatore del Centro Europeo dei Polimeri Nanostrutturati E.C.N.P.

Coordinano Luca Ceccarelli di Adic Umbria e Alessia Lanterna di Federconsumatori dell’Umbria.

Oltre al bilancio delle attività del progetto, sarà presentata la Ricicleria Diffusa e verranno presentate le buone pratiche di economia circolare del territorio che puntano a creare un circolo virtuoso per coinvolgere cittadini, le imprese e le attività economiche in genere, le associazioni di volontariato e gli altri soggetti del partenariato, in uno sforzo corale per poter  applicare al meglio i principi ed i modelli operativi dell’economia circolare e coglierne i frutti.

Inaugurata a Narni la Scuola per l’infanzia “G. Rodari” dopo i lavori di adeguamento sismico ed efficientamento energetico. Il contributo al progetto di M.D.P. Srl

Sabato 10 Aprile 2021 a Narni, alla presenza delle autorità istituzionali comunali, insieme a quelle della Regione, Provincia, della dirigente Scolastica Sandra Catozzi e dei rappresentanti dell’impresa appaltatrice Krea Costruzioni S.r.l, è stata inaugurata dal Comune di Narni la Scuola per l’infanzia “G. Rodari” dopo i lavori di ristrutturazione e adeguamento sismico e per l’efficientamento energetico del plesso che comprende anche l’asilo “Il grillo parlante” (https://fb.watch/4NBAdJDPAF/).

Questo organico intervento di messa in sicurezza ha fatto seguito a quello alla scuola primaria “S. Pertini”, sempre eseguiti a cura della Krea (Lavori di messa in sicurezza, miglioramento sismico ed efficientamento energetico della scuola elementare “Sandro Pertini” | Krea Costruzioni) ed ha comportato pure l’adeguamento e la riqualificazione degli spazi interni, delle aule, della sala mensa e dei servizi igienici con l’istallazione di schermi video multiuso. Nelle aree esterne sono state messe a dimora delle piante, in parte donate dalla cittadinanza.

Il Sindaco Francesco De Rebotti ha illustrato gli interventi realizzati, sottolineando in particolare i grandi cilindri esterni colorati ai quali corrispondono le sezioni scolastiche e le zone destinate i quali sono in effetti gli elementi di rinforzo strutturale del complesso a fini anti sismici.

La presentazione tecnica del progetto eseguito, con la scansione temporale degli interventi realizzati. è stata fatta a cura dell’Ing. Pietro Flori, Dirigente Area Lavori Pubblici c/o Comune di Narni (Pietro Flori | LinkedIn).

Tale progetto è stato un intervento innovativo del programma europeo INTERREG MED, per la linea d’azione specifica “Prominent MED – Public procurement of Innovation boosting green growth”, per questo motivo infatti la Scuola Rodari di Narni Scalo è stata scelta come sede pilota a livello nazionale. La parte italiana del progetto è stata coordinata dal capofila Sviluppumbria S.p.A. (Prominent MED – Sviluppumbria).

Il Programma Interreg MED ha l’obiettivo di promuovere la capacità d’innovazione dei territori delle regioni dell’area mediterranea, al fine conseguire una crescita intelligente e sostenibile tramite la promozione di forme di appalto innovative.

L’obiettivo è stato proprio quello di promuovere l’utilizzo di procedure d’appalto innovative nei comuni (le cosiddette PPI: Public Procurement of Innovation) per stimolare l’adozione di nuovi servizi e prodotti che possano migliorare la qualità dei servizi offerti al cittadino. Le PPI sono state infatti applicate alla ricerca e allo sviluppo di sistemi e soluzioni tecnologiche innovative nel campo dell’efficienza energetica all’interno di edifici pubblici come, nel caso di specie, le scuole narnesi.

M.D. P. Materials Design & Processing S.r.l. è stata soggetto partner, al fianco dello studio di progettazione integrata per l’architettura e l’ingegneria MiarchStudio di Terni, per la definizione dell’approccio metodologico basato sulla tecnologia dei materiali innovativi per l’edilizia, utilizzato per gli interventi interni sviluppati nel plesso scolastico.

La nostra società, nell’espletare i work package affidatigli, ha posto una particolare attenzione al tema del Life Cycle Assessment, per il quale vanta un’esperienza ultraventennale (M.D.P. S.r.l. si rinnova – MDP).

In tal senso è stata dedicata, in nell’ambito del cantiere pilota del Prominent MED di Narni, allo studio ed applicazione del ciclo di vita dei prodotti appositamente selezionati e scelti per gli impieghi nell’edilizia, assumendo in primi criteri fondati sull’esame delle loro performance ambientali e sulle capacità di fornire il massimo grado di comfort e vivibilità ai bambini che sono i fruitori degli edifici ristrutturati.

Di seguito un articolo del Corriere dell’Umbria che tra l’altro spiega nel merito i dettagli deli interventi più innovativi posti in opera presso la scuola Rodari:

Narni, scuola Gianni Rodari completamente rinnovata: il giorno dell’inaugurazione – Corriere dell’Umbria

Nell’articolo si legge che tra le cose degne di particole sottolineatura vi è «la soluzione dei termoconvettori montati in alto, sotto i soffitti delle varie stanze, che non toglie spazio vivibile alle aree scolastiche e che vanno anche in linea con le normative attuali e future.

Una scelta che, tra l’altro, è stata fatta dai progettisti e dalla struttura tecnica del dirigente di riferimento, Pietro Flori, molto prima dell’arrivo del Covid-19. Una modalità che evita di diffondere i droplet che circolano meno e non è necessario sanificare con una frequenza altissima come con altri sistemi. Per come è strutturato l’edificio un’apertura delle finestre temporizzata consente di contribuire ad un ricircolo d’aria importante. Ai convettori possono anche essere applicati particolari filtri».

Altra peculiarità significativa è data dall’applicazione di «intonaco autopulente al biossido di titanio che sfrutta gli stessi processi della vegetazione che purificano l’aria e l’ambiente. Secondo i calcoli dei tecnici la Rodari è come un bosco di un ettaro».

Premio Sustainability Award 2021

Il premio Sustainability Award, promosso da Credit Suisse e Kon Group, è un riconoscimento riservato alle aziende italiane che si sono contraddistinti nell’affrontare le sfide dell’emergenza climatica, trasformandola in un’occasione per esprimere innovazione ed attivare le energie migliori nel Paese.

La selezione delle aziende avverrà in due fasi e sarà volta a stilare la classifica finale delle TOP#11 esperienze imprenditoriali che hanno portato l’innovazione nel proprio settore attuando, al tempo stesso, un comportamento orientato alla sostenibilità.

La candidatura è libera e gratuita entro il 15 maggio 2021.

Gli organizzatori individuano nella sostenibilità è un tema di grandissima importanza cui si legano gli investimenti di molte imprese italiane indirizzati alla green economy ed al concetto di economia circolare, che sono adesso anche fortemente supportati dalle istituzioni, dalla finanza e da fattori tecnologici.

Si stima, infatti, che oltre 300.000 aziende dell’industria italiana e dei servizi stanno investendo in sostenibilità ed efficienza, con particolare attenzione al settore dell’efficienza energetica e nelle fonti rinnovabili.

Per tutte le informazioni di dettaglio e per avanzare la candidatura alla partecipazione seguire il link:

Il premio – sustainability award

HORIZON EUROPE. Via al primo piano strategico del programma di Ricerca e Innovazione

La Commissione Ue ha adottato il primo piano strategico 2021-2024 del programma di Ricerca e Innovazione.

Si punta a una ripresa basata sulla transizione tecnologica e verde, sulla resilienza e sull’autonomia strategica aperta.

Il nuovo programma di ricerca e innovazione dell’Ue prevede risorse per un valore di 95,5 miliardi.

I primi inviti a presentare proposte saranno pubblicati in primavera.

Per approfondire l’argomento seguire il link:

Horizon Europe, si parte. Oltre 95 miliardi per digitale e sostenibilità – CorCom (corrierecomunicazioni.it)

 

Il Ministro Cingolani annuncia la “transizione burocratica” accanto a quella ecologica

Dal portale dei Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale si apprende che il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, è intervenuto all’evento organizzato dall’ASVIS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) di presentazione del rapporto “Il Piano nazionale di ripresa e resilienza, la Legge di Bilancio 2021 e lo sviluppo sostenibile”:

AnalisiASviS_Pnrr_LdB2021.pdf

Il documento presenta una valutazione approfondita del Piano di ripresa e resilienza, il programma di investimenti che l’Italia deve presentare alla Commissione europea, ma include anche l’esame della Legge di Bilancio 2021 alla luce dell’Agenda 2030 e l’aggiornamento degli indicatori compositi europei.

All’incontro, trasmesso in diretta streaming, sono intervenuti il presidente della Camera, Roberto Fico, la ministra per le Pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, il ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale Vittorio Colao, la presidente della Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo Irene Tinagli.

L’Italia come Paese leader della transizione. Un Paese più sicuro, con una burocrazia più snella, in salute e prospero. È la visione che il ministro Roberto Cingolani ha illustrato intervenendo nell’evento, la cui realizzazione passa necessariamente per la stesura del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e sulla quale “stiamo coinvolgendo tutti i ministeri, perché gli sforzi non siano una somma verticale ma un impegno trasversale”, per arrivare “non a una sommatoria di indirizzi e progetti verticali ma per un cambiamento culturale”.

Per la versione integrale della news ed altri approfondimenti si può consultare la pagina:

Cingolani: transizione ecologica ed anche burocratica – SNPA – Sistema nazionale protezione ambiente (snpambiente.it)

 

PROGETTO I-SEED: ROBOT BIODEGRADABILI ISPIRATI AI SEMI

Sul web magazine della Scuola Superiore Sant’Anna dell’Università di Pisa è stata data notizia del progetto europeo di ricerca I-SEED il cui scopo è la costruzione di robot biodegradabili ed intelligente ispirati ai semi da impiegare per il monitoraggio del suolo e dell’aria:

Al via Il progetto europeo I-Seed per costruire robot biodegradabili e intelligenti ispirati ai semi per il monitoraggio del suolo e dell’aria | Scuola Superiore Sant’Anna (santannapisa.it)

Si legge che “il nuovo progetto europeo I-Seed combinerà robotica bioispirata, materiali soffici e innovativi, e intelligenza artificiale per sviluppare robot innovativi ispirati ai semi delle piante e in grado di agire come sensori per il monitoraggio dei parametri di salute del suolo, quali la presenza di inquinanti, e dell’aria, come i livelli di CO2, temperatura e umidità. I “semi intelligenti”, denominati robot I-Seed, saranno biodegradabili, rispettando così l’ambiente. Il progetto sarà coordinato da Barbara Mazzolai, dell’IIT-Istituto Italiano di Tecnologia (Home (iit.it), e coinvolgerà 5 partner europei provenienti da Italia, Germania, Paesi Bassi e Cipro. Oltre all’IIT, in Italia sono coinvolti l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna e l’Istituto sull’inquinamento atmosferico (IIA) del CNR.

I-Seed è stato finanziato con un contributo complessivo di 4 milioni di euro dall’Unione Europea nell’ambito del bando FET Proactive Environmental Intelligence 2020, volto a incentivare progetti di ricerca che delineino una strategia europea in merito a un sistema di intelligenza ambientale. I ricercatori di I-Seed si ispireranno, come ha fatto Leonardo da Vinci con la sua “vite aerea”, al comportamento dei semi delle piante; le piante, infatti, utilizzano diverse strategie di dispersione dei semi, come quella aerea, tramite il vento, o mediante strutture che rendono i semi capaci di scavare per penetrare nel suolo, come i semi di Samara e quelli di Erodium cicutarium, rispettivamente. Tali capacità sono utilizzate dalle piante per sopravvivere e replicarsi, ed è un aspetto fondamentale per l’ecologia vegetale e per garantire il benessere delle generazioni future. Il progetto I-Seed, quindi, si concentrerà sullo studio della morfologia dei semi delle piante, delle loro abilità di dispersione e anche sullo studio di materiali biodegradabili multifunzionali. L’obiettivo principale è quello di ottenere due tipi di robot soft, miniaturizzati, auto-distribuibili e biodegradabili con caratteristiche differenti: I-SEED ERO e I-SEED SAM.

I-Seed ERO sarà un robot soffice in grado di penetrare nel terreno attraverso un movimento reso possibile dalla sua particolare forma a “cavatappi”, mentre il robot I-Seed SAM volerà e opererà in aria e sulla superficie del terreno. La procedura di dispersione dei semi avverrà attraverso un drone che li spargerà sui terreni di campi coltivati o praterie e – mediante l’uso di un software specifico – i ricercatori saranno in grado di tracciare la loro posizione precisa e monitorare le condizioni del terreno. Per facilitare la procedura di tracciamento, i semi intelligenti saranno fluorescenti e i droni utilizzeranno un sistema LIDAR per rilevarli a distanza. Tutto ciò permetterà di usare gli I-Seed robots anche in aree geografiche dove al momento non è presente alcuna forma di monitoraggio ambientale.

“Comprendere, monitorare, ripristinare e preservare l’equilibrio degli ecosistemi naturali è necessario per salvaguardare la biodiversità delle specie” commenta Barbara Mazzolai, coordinatrice del progetto I-Seed e vicedirettore per la Robotica dell’IIT. “Con un team fortemente multidisciplinare, il nostro progetto mira a sviluppare nuove tecnologie che siano rispettose dell’ambiente e dall’ambiente sono ispirate, come appunto la morfologia e le capacità di dispersione dei semi delle piante. Tali nuovi robot saranno utili per proteggere e migliorare la qualità dell’aria e del suolo e gestire efficacemente le risorse naturali.”

Entrambi i robot I-Seed verranno utilizzati per rilevare parametri ambientali attraverso l’applicazione di materiali multifunzionali che fungono da sensori e attuatori allo stesso tempo. Questi innovativi semi robotici si degraderanno grazie ai polimeri utilizzati per la loro produzione, combinando anche materiali soffici e rigidi per le parti in movimento (PLA, PLC, Hydrogel). I ricercatori, quindi, implementeranno le reti di sensori attraverso una struttura innovativa, a basso costo ed ecologicamente responsabile, poiché costituita da materiali biodegradabili.

I ricercatori dell’IIT si occuperanno della progettazione e realizzazione dei due robot I-SEED ERO e I-SEED SAM, partendo dallo studio della biomeccanica dei semi naturali e investigando nuove soluzioni ingegneristiche, di progettazione e di materiali bioispirati. Il gruppo, coordinato da Barbara Mazzolai, ha una forte expertise nello sviluppo di prototipi robotici bioispirati. Mazzolai, infatti, è stata coordinatrice nel 2012 del progetto europeo che ha dato vita al primo robot pianta al mondo, il Plantoide, capace di riprodurre il comportamento delle radici; e a partire dal 2019 coordina il progetto, GrowBot, per lo sviluppo di robot ispirati alle piante rampicanti.

Il team dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, formato da Antonio De Simone e da Alessandro Lucantonio, contribuirà allo sviluppo di modelli matematici che serviranno per definire la mobilità dei due robot progettati all’interno di I-Seed. I modelli saranno utilizzati per interpretare il comportamento dei semi vegetali e per ottimizzare le prestazioni di quelli ingegnerizzati.

Il gruppo di lavoro del CNR-IIA, coordinato da Nicola Pirrone, studierà la rete di sensori per l’analisi ambientale capaci di funzionare in scenari reali, e identificherà i siti dove i robot seme verranno testati. Inoltre contribuirà alla definizione di protocolli di standardizzazione per il loro funzionamento nonché alla realizzazione dell’infrastruttura cloud per la condivisione dei dati e l’interoperabilità dei sistemi di fog/edge computing attraverso l’utilizzo di modelli di intelligenza artificiale.

Oltre ai partner italiani, il consorzio, coordinato dall’Istituto Italiano di Tecnologia, comprende il Leibniz Institute for New Materials (Germania), l’Università di Wageningen (Paesi Bassi) e Olyseus Innovations Ltd. (Cipro).”

Ingegneria dei materiali. Da Trento i primi laureati in materiali sostenibili

All’Università di Trento, per iniziativa del Dipartimento di Ingegneria Industriale, è stato creato  un percorso di doppia laurea, in collaborazione con l’Università belga di Leuven, denominato:

SUMA – Master Programme on Sustainable Materials (master-suma.eu)

Si tratta di un programma finanziato da EIT Raw Materials ed insignito della speciale label dell’European Institute of Technology, il quale coniuga la solida preparazione tecnica dell’ingegnere dei materiali con una serie di attività formative specificamente rivolte a sviluppare l’attitudine all’innovazione ed all’imprenditorialità.

Tra le materie caratterizzante del percorso si trovano insegnamenti sull’economia circolare, la sostenibilità, il project management e una internship industriale che avvicina lo studente al mondo del lavoro.

Per altre informazioni ed approfondimenti si può consultare:

I primi laureati in Sustainable Materials tra Trento e Leuven | UniTrento (unitn.it)

 

 

Nuove linea guida ANVUR su Terza Missione Università – commento di E. Giovannini

Il neo Ministro alle Infrastrutture e Trasporti Enrico Giovannini, Presidente dell’ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, tiene da tempo una rubrica su Radio Radicale chiamata “Scegliere il futuro”.

Nella punta in onda venerdì 12 febbraio ha parlato di importanti temi riguardanti la Terza Missione dell’Università ed anche il suo ruolo sociale, come stimolo e supporto allo sviluppo sostenibile dei territori.

La trasmissione può essere ascoltata a questo indirizzo:

Scegliere il futuro (12.02.2021) (radioradicale.it)

Il significato di fondo delle nuove linee guida dell’ANVUR, presentate e commentate da Giovannini, lo si ritrova nel fatto che le università non dovranno più limitarsi a “rendicontare” ad esempio sul numero di brevetti che hanno conseguito, bensì spiegare come questi brevetti o altre attività possono migliorare la condizione socioeconomica ed ambientale del territorio in cui sono inserite.

Evidenziamo poi, in particolare, la notizia concernente la creazione della rete delle Università per lo sviluppo sostenibile, progetto ormai giunto in fase attuativa presso la CRUI, la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane:

RUS – Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (reterus.it)

Qui di seguito il link un articolo che presenta una rassegane di casi e buone pratiche in corso:

A lezione di sostenibilità: le s

celte green delle Università italiane – Ambient&ambienti (ambienteambienti.com)