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Sul “Tavolo del Riuso” s’incontrano innovazione sociale ed economia circolare

Il “Tavolo del Riuso” nasce a Torino nel 2016, su stimolo della Compagnia di Sanpaolo, per aggregare alcune tra le esperienze più significative della città realizzate da parte di associazioni culturali, cooperative sociali, testate giornalistiche operanti nel settore no profit e con attività riferire alla tutela dell’ambiente ed al contesto dell’economia circolare.

La focalizzazione dell’attenzione e dell’impegno espresso dal “Tavolo” è quello di lavorare sul tema del Riuso, anche per andare oltre l’approccio diffuso che spesso si limita alla fase del Riciclo. L’obiettivo principale su questo argomento è dunque quello di creare e diffondere conoscenza, coordinamento e maggiori sinergie tra gli operatori dei diversi ambiti del riuso.

I soggetti che animano il “Tavolo del Riuso” stanno portando avanti numerose iniziative che s’incentrano sulle relazioni possibili e virtuose tra crescita dell’economia circolare e aumento del benessere sociale”, per seguirle e rimanere aggiornati si può seguire il loro diario online:

Diario – TAVOLO DEL RIUSO

IL VALORE NELL’ECONOMIA CIRCOLARE – video di Antonio Castagna

Un video tratto da una conferenza TED Talks del 2017.

L’oratore Antonio Castagna (formatore manageriale, siciliano trasferito a Torino) sviluppa il tema della transizione all’economia circolare, parlando di cosa si può concretamente fare dal punto di vista dei cittadini, sia come consumatori che come imprenditori.

nel video Castagna spiega, attraverso numerosi ed evocativi  esempi pratici e partendo dalla presenza “fisica” di una bicicletta fatta con parti riciclate, che l’economia circolare è «un paradigma non ancora affermato anche perché non del tutto compreso. (…). Continua ad essere più semplice capire che per realizzare un prodotto occorre procurarsi la materia prima e trasformarla, per realizzare un oggetto che qualcuno acquisterà e che finirà a smaltimento quando avremo la percezione che la sua funzione sia esaurita (… occorre invece) progettare meglio, per pensare all’intero ciclo di vita di un bene e alle sue possibilità future di utilizzo».