L’economia circolare può essere fattore di crescita aziendale
Dedichiamo uno spazio di approfondimento agli studi in tema di economia circolare come elemento di crescita e competitività aziendale. Nello specifico alle ricerche condotte dal Prof. Fabio Iraldo, docente di Management alla Scuola Superiore S. Anna di Pisa e Coordinatore dell’Osservatorio Green Economy dell’Università Bocconi.
In tal senso segnaliamo, innanzi tutto, un recenti libro: “Management dell’economia circolare. Principi, drivers, modelli di business e misurazione” (di Fabio Iraldo, Natalia Marzia Gusmerotti e Marco Frey, Ed. FrancoAngeli) per il quale è disponibile un’intervista del Prof. Iraldo che lo presenta, a questo indirizzo web:
Un’altra risorsa dalla rete che linkiamo è alla presentazione sul tema: “Economia circolare, fattore di sviluppo, crescita, competitività aziendale” – https://eventi.ilsole24ore.com/wp-content/uploads/presentazioni/Iraldo.pdf
Ma lo studio che soprattutto ci piace mettere in evidenza è quello intitolato “Drivers and approaches to the circular economy in manufacturing firms” (https://www.researchgate.net/publication/332952831_Drivers_and_approaches_to_the_circular_economy_in_manufacturing_firms), presentato dal Prof. Iraldo in questa pagina LinkedIn:
In questa sintesi si introducono gli argomenti e le evidenze che sostengono la tesi per cui per un’azienda essere “circolare” la rende più competitiva.
Pertanto, viene detto, siccome ancora oggi la maggior parte delle aziende si basa ancora su modelli di business tradizionali, è molto importante fornire argomenti per convincerle ad adottare pratiche più circolari.
Lo studio, a tal fine, analizza un ampio campione di aziende manifatturiere italiane per capire in che misura i modelli di business esistenti si stiano avvicinando al nuovo paradigma di un’economia più circolare.
La novità del metodo adottato si sostanzia nell’offrire una visione complessiva del livello di adozione dei principi europei nelle aziende manifatturiere, evidenziando differenti approcci, incentrati su diversi elementi della catena del valore.
Inoltre si sviluppa un nuovo modo di misurare la suddetta integrazione, evidenziando la necessità di esplorare come il paradigma innovativo derivante dall’approccio “circolare” debba poi concretamente essere integrato nelle diverse funzioni aziendali (logistica, approvvigionamento, progettazione, produzione, marketing e comunicazione).